Condividi l'articolo
Vince il ‘Viola Bio’ dell’azienda Viola di Foligno. Per la prima volta ha partecipato un’azienda cinese. Bene le pugliesi: in tre nella ‘Top Ten’. La premiazione delle aziende vincitrici si terrà a Roma il 27 aprile nella Sala Cavour del MASAF.
È il ‘Viola Bio’ dell’azienda agraria Viola di Foligno (Perugia) il miglior olio extravergine di oliva biologico nel mondo, lo ha stabilito la giuria del premio internazionale ‘Biol 2023’, istituito nel 1996 ad Andria (Bat) per iniziativa del Ci.Bi. (Consorzio Italiano per il Biologico).
Sul podio anche l’azienda Meles Meles Apicoltura Società Agricola Semplice di Negrar di Valpolicella (Verona) con il Meles Meles Blend, al secondo posto, e la croata Orna d.o.o., con il Mate Viola Tonda, al terzo posto. Solo qualche manciata di centesimi ha differenziato le valutazioni ottenute dagli evo biologici in gara, segno del crescente e significativo livello di qualità proposto dalle aziende partecipanti al premio, mai così numerose.
La ventottesima edizione di Biol, organizzata in collaborazione con Biolitalia, associazione di produttori e con i patrocini del Masaf, dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, della Camera di Commercio di Bari e del Comune di Bari, ha visto la partecipazione di circa 300 aziende, tra cui una cinese, e in gara 440 oli: 60 extraeuropei, 150 europei e 230 italiani.
Nutritissima la rappresentanza pugliese, con ben 90 realtà, tre delle quali si sono distinte per l’olio presentato, tanto da conquistare l’accesso nella ‘Top Ten’. Per loro il premio territoriale ‘Biol Puglia’. Prima classificata l’Azienda Agricola Donato Conserva di Modugno (Bari), che con il suo Mimì Peranzana, ha battuto la concorrenza delle Società Agricole Torre Rivera srl di Andria (Bat) e della Demar srl di Montalbano (Brindisi) seconde, ex aequo, rispettivamente con le etichette Monocultivar Coratina e Allegretti Coratina Bio.
Nella classifica dei migliori dieci oli, anche lo spagnolo Rincòn de la subbética dop Priego de Cordoba dell’Almazaras de La Subbética, il sardo Ispiritu Sardu Alphabetum di Masoni Becciu di Deidda Valentina, l’olio Selezione Costa del Riparo ancora dell’azienda agraria Viola Srl e l’abruzzese Senzaniente Dritta della Palusci Marina Azienda Agricola.
Entusiasta per la riuscita della manifestazione, Nino Paparella, presidente del Comitato organizzatore del Premio Biol e del C.I.Bi. Consorzio Italiano per il Biologico. “A 28 anni dalla prima edizione, il premio Biol – ha detto Paparella – è sicuramente la più prestigiosa e affidabile manifestazione del settore. Valore che è accresciuto dalla espansione dell’applicazione del metodo di agricoltura biologica in olivicoltura. Diffusione sempre più necessaria e utile oggi per rendere l’agricoltura più sostenibile e per contrastare i cambiamenti climatici”.
A giudicare i prodotti in gara, coordinati dai capi panel Alfredo Marasciulo e Anna Neglia, 29 giurati provenienti da Canada, Regno Unito, Grecia, Portogallo, Tunisia, Svizzera, Slovenia e da molte regioni italiane. A loro è spettato il compito di valutare gli oli con assaggi, analisi quali-quantitative e sensoriali. “In un’annata complicatissima, caratterizzata prima da siccità estrema e poi da devastanti attacchi di mosca in tutto il bacino del Mediterraneo – ha affermato Marasciulo – i produttori che hanno partecipato al premio BIOL hanno dimostrato grande competenza e capacità di reagire alle condizioni avverse producendo degli oli di straordinaria qualità indipendentemente dall’area geografica di provenienza e dalle varietà di olive utilizzate“.
La qualità del prodotto ha sorpreso anche Anna Neglia. “Gli oli migliorano di anno in anno. I produttori – ha sottolineato Neglia – ricercano ancora di più la qualità, non solo per quanto riguarda la parte agronomica, ma anche nelle nuove fasi di produzioni in elaiotecnica. Avanguardie e tecnologie, che nel rispetto dell’organicità del prodotto e nel segno di una maggiore attenzione al consumatore, fanno registrare importanti miglioramenti”.
Ziro Early Harvest Organic dell’azienda greca Ziro Sitia è il vincitore del ‘BiolPack’, il premio al miglior ‘packaging’ assegnato da una speciale Giuria che, riunitasi durante le giornate del Biol, per ogni singolo campione ha esaminato: conformità alle norme, chiarezza e completezza delle informazioni presenti sull’etichetta, design dell’involucro e della bottiglia.
Nei prossimi giorni sui canali ufficiali del Premio Biol saranno pubblicati tutti i Premi Biol Territori assegnati in questa edizione.
La consegna dei premi per le aziende vincitrici del ‘Premio Biol 2023’ si terrà a Roma il prossimo 27 aprile alle ore 14 nella Sala Cavour del MASAF. Al Gran Galà sarà presente il sottosegretario Luigi D’Eramo. In tale occasione verrà presentata la guida, Biol, al miglior olio extravergine di oliva biologico 2023.
Condividi l'articolo