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- 5 ottobre, Giornata Mondiale degli insegnanti - di Maura Binelli “Chi insegna, se non impara ogni giorno, non sta insegnando davvero.” (Enrico Galiano) Oggi è la nostra […]
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La sinfonia della percezione: costruzione di un percorso esperienziale nella ricettività delle aziende agroalimentari -
Nel panorama odierno delle aziende agroalimentari, la tradizionale relazione tra produttore e consumatore sta evolvendo verso un modello più interattivo, partecipativo e immersivo. Il visitatore non è più un semplice destinatario passivo del prodotto, ma diventa soggetto attivo di un’esperienza che si sviluppa dentro e attorno al cibo. L’azienda agricola e agroalimentare, in questo senso, non è più soltanto luogo di produzione ma anche di narrazione, esplorazione e apprendimento, capace di accogliere, coinvolgere e stimolare i sensi, la mente e la memoria. Questa trasformazione si inserisce all’interno di una più ampia mutazione culturale che vede nel cibo non solo un bene di consumo, ma un veicolo identitario, simbolico e valoriale. Il desiderio crescente di autenticità, prossimità, sostenibilità e conoscenza induce sempre più persone a ricercare esperienze capaci di restituire significato all’atto quotidiano di “alimentarsi”...
Nicolò Passeri. Agronomo, libero professionista, Dottore di ricerca in “Economia e Territorio”. Si occupa di consulenze tecnico-legali nei contenziosi, supporta le imprese nell’iter delle certificazioni agroalimentari e svolge analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Sugli stessi temi svolge docenze rivolte a operatori e tecnici del comparto agroalimentare. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia. Per info: Google “Nicolò Passeri Agronomo”. Patrizia Salusti. Tecnologo Alimentare, consulente per la Sicurezza e Qualità Alimentare nell’ambito delle certificazioni cogenti e volontarie. Sugli stessi argomenti è docente negli ITS Academy e collaboratrice scientifica presso l’Istituto per la BioEconomia (IBE CNR) per la valorizzazione nutrizionale e sensoriale della biodiversità vegetale. È giudice sensoriale e membro della giuria della Rassegna Nazionale Farina di castagne. Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l'area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.
Esercizi di GLOBALG.A.P.® Versione 6.0. -
In un processo produttivo è inevitabile che qualcosa non vada per il verso previsto, un prodotto non conforme, un errore nel processo, un reclamo del cliente. Questa situazione è definita di “Non Conformità” e la gestione di tali situazioni è funzionale ad affrontare gli imprevisti in modo sistematico, fino a trasformali in potenziali opportunità di miglioramento. Una non conformità (NC) può, in prima istanza, essere definita in maniera semplice, come un “allontanamento dalla situazione di conformità”. Quando, durante un’attività di verifica, o a seguito di un segnale esterno (es. reclamo da cliente), si individua una non conformità, la prima azione consiste nel ripristino immediato della conformità (trattamento). Questo significa mettere in sicurezza il materiale non conforme, informare le aree coinvolte e, se necessario, sospendere temporaneamente una fase del processo per evitare che il difetto si propaghi...
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l'area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”. Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
Istituto d’Istruzione Superiore “Di Pasca-G. Fortunato” di Potenza -
Nel 1955 Il Ministro della Pubblica Istruzione-Direzione Generale Istruzione Tecnica-Divisione VII (Istruzione Professionale), d'intesa con la Cassa del Mezzogiorno, con il Dicastero dell'Agricoltura e delle Foreste, e secondo la decisione del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, dispone l'istituzione di un Istituto Professionale per l'Agricoltura con sede centrale in Potenza (DPR n. 1695 del 22 maggio 1956 che istituiva in Potenza l'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura per la Lucania, con decorrenza retroattiva 1 ottobre 1955. Gli Uffici di Presidenza vennero ubicati, in via provvisoria, presso la Camera del Commercio in Potenza, mentre le scuole coordinate vennero istituite a: S. Teodoro, Scanzano e la Martella in provincia di Matera; Lagopesole (Avigliano), Atella, Rionero e Gaudiano (Lavello) in provincia di Potenza. Nel 1960 l'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura per la Lucania venne scisso tra le due province di Potenza e di Matera e vennero istituite le scuole coordinate di Genzano, Castel Lagopesole, Sant'Arcangelo e Lagonegro. Al 1994 risale l'attuale denominazione di Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente. Nel settembre 1998, venne istituita la sede di Potenza. Nel 2024 l'istituto confluisce nell'Istituto di Istruzione Superiore "Di Pasca - Fortunato" di Potenza.
L’evoluzione della filiera di selvaggina in Regione Toscana -
Capita molto spesso che alcuni dei più scettici si chiedano: “ma perché è stata realizzata la filiera delle carni di selvaggina in Regione Toscana?”. Dietro a una domanda all’apparenza così banale ci sono molte risposte, tutte quante meritevoli di approfondimento. Intanto occorre specificare che cosa si intende per “filiera delle carni di selvaggina selvatica”: tali definizioni sono presenti all’interno di tre regolamenti europei cardine sicurezza alimentare che per primi definiscono la filiera delle carni di selvaggina selvatica (Ovvero il Reg. CE 178/2002, il Reg. 852/2004 ed il Reg.CE 853/2004). La filiera è quell’insieme di azioni che portano un prodotto ad essere venduto, quindi dalla produzione primaria, in questo caso, alle tavole dei cittadini. Per carni di selvaggina selvatica invece si intendono le carcasse di animali selvatici da destinare alla produzione di carni...
Luca Mattioli, Vito Mazzarone, Marco Ferretti Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca in Mare e Rapporti con i Gruppi Locali di Azione della Pesca (FLAGS). Pesca nelle acque interne – Regione Toscana
Approccio fitoterapico nel trattamento della dermatite atopica: IL LATO “GREEN” DELLA DERMATITE ATOPICA -
La dermatite atopica è una patologia cutanea, ad oggi classificata come un’infiammazione della pelle ma anche una reazione di ipersensibilità di IV tipo, caratterizzata da prurito intenso, rossore, secchezza, talvolta fuoriuscita di siero e di sangue, ispessimento cutaneo con possibili sovrainfezioni, da parte di batteri e virus. È diffusa a livello mondiale, in particolare nei Paesi industrializzati e può colpire adulti e bambini, fa parte di un quadro clinico più ampio definito “atopia”, in quanto il paziente atopico presenta iperreattività della cute e delle mucose (bronchiali, congiuntivali, enteriche), con conseguente comparsa di asma, rinite allergica e congiuntivite. La dermatite atopica, essendo una patologia multifattoriale, dipende da diverse cause scatenanti, come: fattori genetici, fattori ambientali (sostanze irritanti, prodotti chimici, polvere, pollini), alterazioni della barriera cutanea (deficit di filaggrina) e disfunzioni a livello del sistema immunitario (incapacità di risposta ad agenti esterni), risulta spesso difficoltoso l’individuazione di una terapia efficace...
Sunto dell’elaborato di tesi in Farmacognosia – Corso di Laurea in Farmacia, Sapienza Università di Roma. Relatore: Prof.ssa Annabella Vitalone – Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Sapienza Università di Roma. Studente: Dott.ssa Cecilia Rossi. E-mail: ceciliarossi787@yahoo.it
Istituto d’Istruzione Superiore “Pertini – Montini – Cuoco” Campobasso -
L’Istituto Superiore “Pertini – Montini – Cuoco” comprende ben cinque percorsi di studio: – un liceo linguistico “S. Pertini”, con sede principale in via Principe di Piemonte 2/C; – un indirizzo di istruzione tecnica “S. Pertini”, con sede in via Scardocchia e articolato in Biotecnologie ambientali e Biotecnologie sanitarie; – un indirizzo professionale di Stato “V. Cuoco”, dall’offerta formativa distinta in Web community, Odontotecnico, Socio – Sanitario; – un professionale IPIA “L. Montini”, con indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica; – un professionale agrario, con sede in Viale Alessandro Manzoni 22 (Indirizzo attivo: Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane). La sede dell’istituto agrario si trova nel cuore di Campobasso. Quest’anno, il 13 maggio 2025, la festa di primavera dell’Istituto per l’Agricoltura del “Pertini- Montini- Cuoco” di Campobasso ha dato il via oggi alla seconda edizione di “Agrimolitour”, l’evento itinerante promosso dalla Rete Regionale degli Istituti Agrari del Molise, supportato dall'Ufficio Scolastico Regionale, per valorizzare le peculiarità degli Istituti Agrari locali e promuovere le produzioni di eccellenza e le innovazioni in campo agrario ed enogastronomico. ..
“Da “Farm to Fork” a “Una visione per l’agricoltura e l’alimentazione”. Alcune riflessioni -
Un precedente contributo ha preso in esame le sfide alle quali è chiamato il sistema agroalimentare europeo, evidenziando come le linee strategiche proposte in un recente passato dalla UE, sia pur apprezzabili nella finalità, stavano evidenziando forti criticità. Sia il mondo agricolo che autorevoli figure dello scenario europeo, pur condividendo il fine ultimo delle decisioni prese, avevano richiamato l’Esecutivo della UE a rivedere l’ambiziosa politica che, soprattutto dal punto di vista ambientale, stava mettendo in grave difficoltà l’intero settore primario europeo. La Commissione quindi, ha preso recentemente misure in tal senso allontanandosi dalla sua precedente controversa strategia “Farm to Fork” (2020), che rappresentava la componente agroalimentare della politica di punta del precedente mandato, il Green Deal europeo...
Stefano Gasbarra (Viterbo, 1961), Dottore Agronomo, Direttore Operativo Azienda Speciale Centro Italia della CCIAA Rieti Viterbo.
Esercizi di GLOBALG.A.P.®Versione 6.0. La gestione della documentazione -
Nei sistemi di gestione per la qualità (SGQ), compreso anche lo standard GLOBALG.A.P.®, la documentazione interna rappresenta la struttura portante che guida le attività aziendali e ne assicura la coerenza, la tracciabilità e il miglioramento continuo. Per questo lo schema introduce i requisiti richiedendo una procedura chiara che ne regoli ogni fase: dalla creazione, alla revisione, fino alla conservazione e all’eventuale eliminazione. Nella pratica ogni documento deve avere un codice identificativo, un titolo, la data e l’indicazione della persona che lo ha redatto. Si utilizza un modello aziendale predefinito, per mantenere uniformità. Prima di essere emessi, ogni documento viene approvato da un responsabile. Questo garantisce che il contenuto sia corretto e allineato con le esigenze aziendali. Una volta approvato, il documento viene messo a disposizione delle persone interessate e l’accesso può essere regolato in base al ruolo o all’area di lavoro...
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l'area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”. Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
Istituto d’Istruzione Superiore “Mancini-Tommasi-Todaro-Cosentino” Cosenza -
L’Istituto di Istruzione Superiore “Mancini-Tommasi” nasce a seguito varie operazioni di dimensionamento scolastico, dall’ex Scuola Tecnica Commerciale a cui nel tempo sono state abbinate le due tipologie di scuole, l’alberghiero IPSAR Mancini e l’agrario ITA Tommasi. Dall'anno scolastico 2024/2025, a seguito del dimensionamento della rete scolastica nazionale e, di conseguenza, regionale, all’I.I.S. Mancini – Tommasi di Cosenza è stato accorpato l’I.I.S. Todaro - Cosentino di Rende - CS, diventando I.I.S. “Mancini-Tommasi-Todaro-Cosentino”. L’Istituto di Istruzione Superiore “Mancini-Tommasi-Todaro-Cosentino”, dunque, comprende: l’Istituto Professionale per i Servizi Enogastronomici e l'Ospitalità Alberghiera “Mancini”, l’Istituto Tecnico Agrario “Tommasi”, l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Todaro”, e l'Istituto Tecnico Economico "Cosentino". Dirigente scolastico è la prof.ssa. Graziella Cammalleri. Il “Mancini” è stato il primo Istituto Professionale istituito nella provincia di Cosenza; la sede centrale era allocata in Via XXIV Maggio, dove erano attivi tre corsi e la specializzazione in Stenodattilografia. Nell’anno scolastico 1982/83, l’Istituto si è trasferito nella sede attuale e sono stati istituiti i corsi di Segretario d’Azienda e di Analista Contabile, oggi non più in atto perché non previsti dall’Ordinamento...