- DOP, IGP, Bio, Agriqualità, Prodotto di Montagna e PAT tra identità e promozione - di Paolo Degli Antoni È in corso la sesta edizione di Buy Food Toscana. Il convegno del 24 ottobre presso […]
- Combattere i parassiti e le malattie delle piante ornamentali con l’endoterapia - L’endoterapia è una tecnica innovativa e altamente efficace per la protezione delle piante ornamentali. Consiste nell’iniezione diretta di prodotti curativi […]
- Pachino, Terza Festa della Vendemmia: protocollo d’impegno a Pachino - SICILIA: LA DOLCE MUSTATA DIVENTERÀ PRODOTTO AGROALIMENTARE TRADIZIONALE (PAT) SIRACUSA – Oltre 500 anni e non sentirli. La Mustata, antico dolce siciliano, a […]
News
- Quale sistema di esbosco è più a basso impatto fra skidding e forwarding? -
La scelta del sistema di utilizzazione maggiormente adeguato in un determinato contesto è uno degli aspetti fondamentali nel quadro delle operazioni forestali sostenibili. Ciò è particolarmente rilevante per le operazioni di esbosco, considerando la presenza di diverse possibili alternative. I due sistemi di esbosco per via terrestre più comuni sono lo skidding ed il forwarding. Lo skidding implica lo strascico o semi-strascico dei tronchi, mentre il forwarding consiste nel trasportare il legname su un rimorchio o comunque sollevato da terra, come riportato nella Figura 2. Entrambi i sistemi possono essere eseguiti tramite animali (muli, cavalli, buoi o anche elefanti) o in modo meccanizzato mediante l'utilizzo di trattori e delle loro evoluzioni. Tra le opzioni meccanizzate è inoltre possibile utilizzare macchinari appositamente sviluppati per la selvicoltura (skidder con verricello o pinza per lo skidding e forwarder per il forwarding), o adattare i trattori agricoli ai lavori forestali...
Francesco Latterini: Ricercatore presso l’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze, Principal Investigator del progetto AIMSUSFOR. Andrzej M. Jagodziński: Professore e Direttore dell’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze. Paweł Horodecki: Ricercatore presso l’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze. Rachele Venanzi: Ricercatore presso il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia. Paolo Mattei: Tecnico presso il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari (CREA-IT). Rodolfo Picchio: Professore presso il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia.
- La gestione dei gruppi tecnici: leadership gentile vs. leadership eroica -
Quando si parla di leadership si pensa frequentemente ad una leadership polarizzante, più vicina al concetto di eroe che non di risultato, proposto dal leader e condiviso di un gruppo. Si assume troppo spesso che il risultato conseguito è frutto della condotta eroica di un unico che ha saputo guidare una massa, e non che questo risultato possa venire da una visione corale di condivisione valoriale, orientata, promossa e guidata da un leader. Il leader eroe deve saper prendere decisioni, spesso non condivise, spesso non efficaci, spesso non comprensibili, ancora più spesso non discutibili. Questa potenziale mancanza di chiarezza ha certamente un effetto di fascino iniziale, per cui il leader eroe incarna degli archetipi di valore condivisi. Nel medio lungo periodo questa tipologia di leader diventa riflessione critica, guardando gli effetti delle decisioni maturate...
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l'area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”. Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Dottore di ricerca in “Economia e Territorio” presso l’Università degli Studi della Tuscia. Consulente per la certificazione prodotti biologici e analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia a progetti di ricerca su studi relativi alla valutazione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi agricoli.
- Istituto di Istruzione Superiore “Paolino d’Aquileia” di Cividale del Friuli -
Il 16 maggio 2024 l’Istituto Tecnico Agrario ha celebrato 100 anni di istruzione agraria a Cividale del Friuli, in provincia di Udine. Dirigente scolastico è il Prof. Livio Bearzi. L’IIS “Paolino d’Aquileia” di Cividale è un importante polo scolastico che propone tre indirizzi di studio. Il primo è l’Istituto tecnico agrario, erede di una tradizione risalente al 1924 e autonomo dal 1959. Nel 1981 è stato creato il corso di Viticoltura ed Enologia, tuttora il fiore all’occhiello dell’istituto e una delle sole 10 scuole “tradizionali” di questo tipo su scala nazionale. Offre l’accesso al sesto anno, con l’acquisizione del titolo di enotecnico. Il secondo indirizzo riguarda l’istituto tecnico economico, presente a Cividale dagli anni ’70. Infine, c’è l’Ipsia “Mattioni”, con i corsi quinquennali di operatore di veicoli a motore, operatore socio-sanitario ottico, operatore termoidraulico e operatore di impianti e apparati tecnici (questi ultimi due sono riuniti nello stesso indirizzo). Il centro aziendale comprende l’edificio adibito al ricovero delle macchine ed attrezzi e allo stoccaggio dei prodotti, lo stabilimento enologico e la stalla dove si allevano bovini di razza Pezzata Rossa Italiana in stabulazione libera e fissa, con indirizzo produttivo a latte. La preparazione delle razioni alimentari viene realizzata nell’ambito aziendale, utilizzando le produzioni dei seminativi. Inoltre è prevista la realizzazione di un allevamento suinicolo e di un’area-laboratorio dedicata alla lavorazione delle carni...
- L’oca: volatile da cortile a vocazione plurifunzionale -
L’oca domestica deriva dall’oca cinerina selvatica. La sua addomesticazione è antichissima e risale ai tempi delle palafitte. Le prime tracce dell’addomesticamento di questi animali si ritrovano secondo gli archeologi nell’epoca neolitica dal VI al V millennio a.C. Gli uomini cominciarono a dedicarsi all’agricoltura mettendo al proprio servizio gli animali addomesticandoli. Le prime prove dell’esistenza di questo volatile allo stato domestico provengono dagli scavi archeologici eseguiti in campi funerari cecoslovacchi ove ossa di oche del V - VI millennio prima di Cristo. Tracce della notorietà dell’oca nei tempi antichi arrivano anche dalle tombe dei faraoni ed altri monumenti egizi che portano scolpite effigi di questi animali sacri. Parla dell’oca Omero nei suoi canti; Plutarco ne fece il più grande elogio e Plinio ne traccia una interessante descrizione, accennando a due diverse razze, ricordando la sua leggendaria importanza nella storia di Roma...
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
- Sviluppi dell’Agricoltura Biologica nel 2023: analisi dei dati -
Nel 2023, le superfici agricole utilizzate per l'agricoltura biologica in Italia hanno registrato una crescita significativa. La SAU biologica ha raggiunto i 2.456.000 ettari, con un incremento del 4,5% rispetto all'anno precedente. Questo aumento ha portato la superficie biologica a rappresentare circa il 19,8% della SAU totale italiana, avvicinandosi ulteriormente all'obiettivo del 25% prefissato per il 2030 dalla Strategia Farm to Fork dell'Unione Europea. Gli incrementi più consistenti si sono verificati nelle categorie dei prati e pascoli (+10,1%) e delle colture foraggere (+11,4%). Di contro, alcune colture come i cereali (-1,3%) e le proteiche (-7,1%) hanno registrato una flessione. A livello territoriale, il Nord e il Centro Italia hanno mostrato un tasso di crescita superiore rispetto al Sud, con un progressivo riequilibrio della distribuzione delle superfici biologiche sul territorio nazionale...
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l'area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”. Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
- Istituto di Istruzione Superiore “Parentucelli Arzelà” di Sarzana (SP) -
L’Istituto di Istruzione Superiore "Parentucelli Arzelà" si trova a Sarzana (SP) in Piazza Dino Ricchetti. La direzione della scuola è affidata al Dirigente Scolastico, prof. Generoso Cardinale. Dal 2009 inoltre, l’Istituto si è arricchito del percorso professionale per l’agricoltura portando così a compimento un’offerta formativa piegata anche sul versante delle tematiche agricole e di tutela dell’ambiente in collaborazione con l’Azienda Agricola Dimostrativa di Pallodola. L’edificio scolastico è circondato da uno spazio Verde (3126 mq) che gli alunni utilizzano per sperimentare le nozioni acquisite nelle lezioni frontali riguardo la riqualificazione delle aree esterne, assumendo senso di responsabilità e contribuendo al decoro degli spazi comuni. All’interno di tale spazio si trova una serra-tunnel (dimensione 18 x 8 m circa) con pannelli fotovoltaici e un laboratorio per la propagazione dei vegetali. L’azienda Agricola Dimostrativa, in cui gli studenti dell’Arzelà effettuano in regime di convenzione parte delle esperienze, si trova a circa 1,2 km dall’Istituto. Ha una superficie di 25000 mq complessivi, di cui 8000 mq sono rappresentati da serre...
- Animali impiegati in attività sportive: il caso degli equidi. -
La responsabilità del benessere animale ricade sull’uomo, che deve mettere in atto tutte le conoscenze e gli strumenti offerti dalla ricerca scientifica per creare la condizione di vita più favorevoli possibili, intervenendo sia sull’ambiente in cui gli animali vivono, sia sugli standard di management, di contenimento e di trasporto per gli animali, senza trascurare un’adeguata formazione degli operatori. L’associazione Animal Welfare Indicators (AWIN) con l’obiettivo di individuare principi condivisi, ha definito protocolli per la definizione di benessere degli equidi (AWIN, 2015). Tale documento coordinato fornisce le basi poi divenute fondanti all’interno del documento “Principi di tutela e gestione degli equidi”, pubblicato dal Ministero della Salute in collaborazione con il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), il Comitato Paraolimpico italiano e la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) nel 2015, oltre al Reg. 1950/2006/CE...
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare. Lorenzo Fosci. Agronomo, libero professionista. Dottorato in “Scienze tecnologie e biotecnologie per la sostenibilità”. Supporta aziende agricole e vitivinicole nell’iter delle certificazioni agroalimentari. Consulente aziendale per azioni di supporto economico legato a programmazioni europee. Docente in Scienze, tecnologie e tecniche agrarie presso scuola secondaria di secondo grado. Angelo Martella, Dottore Agronomo, Dottore di ricerca in “Science, Technology and Biotechnology for Sustainability”. Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa dell’Università della Tuscia. Si occupa dello studio della sostenibilità dei processi di produzione nel settore agroalimentare e di analisi economiche dei processi produttivi.
- Applicazioni dell’IA sulle tecniche agricole -
L’intelligenza artificiale come tutte le innovazioni è in grado di semplificare e velocizzare diverse attività aumentando l’efficienza e la produttività complessiva. Grazie alle sue avanzate capacità di elaborazione del linguaggio, l’IA è in grado di automatizzare svariati processi semplificando diverse attività produttive e di management dell’azienda agricola. Fra le applicazioni più comuni dell’intelligenza artificiale vi è l’agricoltura di precisione che viene definita come una strategia di gestione dell’attività agricola con la quale i dati vengono raccolti, elaborati, analizzati e combinati con altre informazioni per orientare le decisioni in funzione della variabilità spaziale e temporale al fine di migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse, la produttività, la qualità, la redditività e la sostenibilità della produzione agricola...
Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del Collegio dei revisori dei conti per l’Ordine interprovinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.
- Istituto di Istruzione Superiore “A.Turi” Matera -
L’Istituto nasce a Matera nel 1972 a seguito del crescente interesse turistico che la città dei Sassi dimostra di suscitare. Dapprima succursale di Potenza, ottiene l’autonomia nel 1976 e diviene ben presto punto di riferimento per gli studenti interessati alla formazione negli indirizzi dell’enogastronomia e dell’ospitalità, nonché per tutti gli operatori del settore. Dal 2015 l’Istituto Professionale dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ha accolto l’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Briganti”, diventando un unico Istituto d'Istruzione Superiore, "A. Turi". Dirigente scolastico è la prof.ssa Carmelina Gallipoli. L’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Briganti” è dotato di un’azienda agraria che si estende per una superficie di circa 44 ettari (42 ettari a seminativo, 1,5 a oliveto, 0,5 ettari a frutteto misto e 0,5 ettari a vigneto). Tale superficie è stata razionalmente diversificata nelle differenti tipologie produttive che trovano trattazione nelle discipline curricolari che caratterizzano il corso di studi...