Santa Massenza (Trentino)
8-9-10 dicembre 2017
ore 18.00 e 21.00
Santa Massenza: culla della grappa artigianale
A quindici minuti da Trento si apre la Valle dei Laghi con il suo clima gradevole tutto l’anno e l’acqua che domina il paesaggio con i bacini di Terlago, Lagolo, Santa Massenza, Toblino, Cavedine e altri più piccoli. In questa zona si incontra un paesaggio mutevole e scandito dalla vegetazione alpina che gradualmente lascia posto a quella mediterranea: è qui che convivono olivo, faggio, leccio e conifere, così come l’alloro e il muschio. È uno spettacolo di particolare dolcezza con piccoli rilievi, distese di frutteti e vigne, boschi, profili dolomitici in lontananza, laghetti e tutta questa meraviglia è accarezzata dallo sguardo dei castelli, da quelli di Madruzzo e di Terlago fino all’incantevole e romantico Castel Toblino.
Nella valle si trova Santa Massenza che può essere considerata la culla della grappa artigianale: qui l’arte distillatoria è infatti una tradizione centenaria, tanto che fino agli anni Ottanta erano ben 13 le distillerie in un paesino di poche centinaia di abitanti. Oggi sono cinque e producono grappe di eccellente qualità.
Da Metà settembre a fine dicembre qui ci si dedica all’arte della distillazione, tramandata da generazioni. Al tepore degli alambicchi in rame si possono seguire tutte le fasi della lavorazione e farsi raccontare dai maestri distillatori le storie e leggende che hanno popolato questo borgo, dove in questo periodo dell’anno le distillerie alimentavano giorno e notte le caldaie di legna di pino, ricca di resina adatta a generare una fiamma lunga che avvolgeva scoppiettante il paiolo. Il distillatore controllava la “cotta” e attendeva il profumo e le prime gocce di grappa. La notte era lunga a “lambicar” e la visita alle distillerie vicine diventava quindi un momento per rinfrancarsi e scambiare chiacchiere, confidenze e ricordi nel silenzio della notte.
Valle dei Laghi – Castel Toblino
La notte degli alambicchi accesi
Questo spettacolo teatrale itinerante intende raccontare gli aspetti fisici, storici e antropologici dell’arte della distillazione della grappa. Il percorso attraverserà il passato e il presente delle numerose famiglie di distillatori del paese e del Trentino, innestandosi in quella Storia più vasta…l’attività dei distillatori. Un evento in cui si rivive il passato, si celebra la finezza della grappa di oggi e si brinda al suo futuro. Verranno raccontati i procedimenti scientifici e quelli simbolici indispensabili per ottenere, come lo fa la distillazione, la separazione della materia leggera da quella pesante e tutte le evoluzioni necessarie per arrivare all’elevazione della qualità. Lo spettacolo è itinerante e lo spettatore, dotato di una radio con cuffie, viene guidato lungo le vie del paese per assistere a scene sulla fisica dell’alambicco, a performance video in cui si può bere perché l’alcool è virtuale, a canti lirici in cui si distilla la poesia e a sobri brindisi in cui la grappa può ancora svolgere la sua funzione sociale.
La notte degli alambicchi accesi (foto P. Geminiani)
Autore: Marco Salvaterra.
07/11/2017